Gianluca
Lombardo

Questo ciclo di 12 foto è l’ultimo dei lavori dedicati alla prematura scomparsa del fratello dell’artista, avvenuta per cancro ai polmoni il 1 giugno 2013. Come i precedenti lavori dedicati a questa tragica scomparsa, anche questo ciclo ricorda il fratello attraverso qualcosa che gli era proprio, utilizzando l’oggetto raffigurato come metafora della sua assenza. Ma non solo: più dei precedenti, qui viene metabolizzato in forma concreta il lutto, esperienza non solo interiore ma portata all’esterno, fatta pratica quotidiana e metodica.
Per un intero anno l’artista ha portato al dito un anello appartenuto al fratello, e sostituito per i quotidiani pasti del mattino, del pranzo e della cena, le comuni tovagliette all’americana con dodici foto identiche, una per mese, raffiguranti il lato del letto dove dormiva il fratello, stampate su carta fine art. Questo tipo di carta somiglia molto alla carta per acquerello, dimostrandosi particolarmente assorbente al contatto con qualsiasi sostanza liquida o grassa.
Consumandovi sopra i pasti, come è ovvio che avvenga, le tovagliette si sono sporcate via via delle macchie delle pietanze e delle bevande assunte tre volte al giorno. Ne è venuto fuori quasi un silenzioso registro dell’alimentazione tenuta, poiché le tovagliette non sono mai state pulite, e le macchie si sono sovrapposte continuamente le une sulle altre.
Al termine del mese la tovaglietta sporca veniva sostituita da un’altra tovaglietta pulita, recante nuovamente quella parte del letto dove più di un anno fa si consumava non un pasto normale, ma il conto alla rovescia di una vita, chiudendo il cerchio tra morte e sussistenza, partenza e permanenza.
Nel titolo del ciclo l’artista sottolinea il posto a tavola, come quello del proprio lato del letto, quasi come fossero simulacri di presenza della vita e del passaggio su questa terra, poiché sedersi per il gusto o la necessità di nutrirsi, così come sdraiarsi per il bisogno o il piacere nel proprio letto, rappresentano i gesti che attraverso il contatto di luoghi dedicati - il nostro posto a tavola, il nostro lato del letto – dicono del personale appartenere alle cose che ci sono proprie in questa vita.