Cecità è un piccolo canto sull'oscurità. Ma non solo: cecità forse vuole raccontare dell'essere al mondo così per come si è, semplicemente, e della conseguente cecità che ci occorre per vestire la nudità con ciò che vita e morte non sono: non possiamo dare forma a noi stessi solo col semplice capire di essere in vita… non basta, non basterebbe; così come non possiamo darci questa forma col semplice capire che un giorno moriremo. Forse non vivremmo più, e la chiameremmo pazzia. Viviamo in un intervallo che riempiamo di cose lontane dal nudo nascere e lontane dal semplice non esserci più. Occorre tanta cecità per vedere ciò che non esiste, perché cecità non è solo non riuscire a vedere qualcosa. Cecità è anche ostinarsi a vedere qualcosa dove in realtà probabilmente non c'è niente.
Gianluca Lombardo